Come la nuova normativa sull’equo compenso impatta sugli acquisti di servizi legali?
E quali sono le soluzioni digitali a supporto degli uffici legali per la definizione di un compenso conforme alle previsioni?
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I contenuti:
Ratio e obiettivi della normativa sull’equo compenso
Ambito di applicazione: soggettivo vs oggettivo
Disciplina della normativa
Equità del compenso
Clausole vessatorie
Conseguenze della violazione della normativa sull’equo compenso
Temi Critici
Temi Critici:
Ambito temporale di Applicazione della normativa
Temi Critici:
Criterio della conformità al pm 55/2014 3. Rapporti tra nullità e prescrizione
La Legge 21 aprile 2023, n. 49, in vigore dallo scorso 20 maggio, ha introdotto una nuova normativa in materia di equo compenso dei professionisti.
Si tratta di una disciplina destinata ad avere un grande impatto sugli acquisti di servizi legali, incidendo sulla definizione dei compensi degli avvocati e prevedendo la nullità di clausole vessatorie specificamente previste.
4cLegal ha approfondito le nuove previsioni e disegnato soluzioni digitali in grado di assicurare una piena compliance e un’adeguata gestione del rischio legato alle nuove previsioni.
78.000 le aziende interessate, 240.000 gli avvocati
L’impatto della legge sull’equo compenso è molto esteso, poiché la normativa è destinata a coinvolgere – stima il Sole 24 Ore – circa 78mila imprese, da un lato, e dall’altro, per limitarci a questa categoria professionale, fino a 240mila avvocati.
In particolare, le imprese interessate sono quelle comprese nelle seguenti categorie, i cosiddetti contraenti forti:
- imprese bancarie e assicurative e loro controllate o mandatarie;
- imprese con più di 50 lavoratori;
- imprese con ricavi annui superiori a 10 milioni di euro;
- pubblica amministrazione e società a partecipazione pubblica.
La normativa introduce per i soggetti sopra elencati l’obbligo di una giusta remunerazione per i servizi resi dai liberi professionisti. Ai sensi dell’articolo 1 della nuova legge, un compenso è equo quando:
- è proporzionato alla quantità e qualità del lavoro svolto, al contenuto e alle caratteristiche della prestazione professionale;
- è conforme ai compensi previsti, per gli avvocati, dai parametri forensi contenuti nel D.M. n. 55/2014 aggiornato dal D.M. n. 147/2022.
La ratio della normativa sull’equo compenso
La ratio della normativa è quella di assicurare un compenso adeguato ai professionisti quando questi si relazionano con clienti ritenuti “forti” e quindi in grado di imporre condizioni economiche e contrattuali non eque.
In questa prospettiva, la nuova normativa stabilisce una soglia minima di compenso che deve essere garantita ai professionisti e definisce inoltre tipologie di clausole spesso presenti negli accordi che regolano la prestazione di servizi legali. Tali clausole vengono espressamente riconosciute come nulle, secondo lo schema delle cosiddette “nullità di protezione”, nell’interesse dei professionisti.
Soluzioni per le direzioni legali aziendali
Nell’affidamento di incarichi legali, le direzioni legali aziendali dovranno tener conto delle nuove previsioni per non incorrere in sanzioni. La piattaforma di Legal Procurement proposta da 4cLegal è disegnata specificamente per permettere agli uffici legali di rispettare i parametri previsti dal decreto ministeriale.
Permette ad esempio di settare, in fase di raccolta dei preventivi per una singola pratica:
- La tipologia di attività;
- Il parametro ministeriale espresso in euro;
- La complessità dell’incarico;
- La massima riduzione consentita, espressa in percentuali.
La piattaforma permetterà così di calcolare il compenso minimo ammissibile.
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